Appunti Maria

“La mia vacanza in Grecia è stata decisiva per riprendermi alcune parti di me che credevo morte. In quelle due settimane ho potuto ripensare con calme l’abbandono di mio marito, l’umiliazione che ho patito per il modo vergognoso con cui l’ha fatto. Solo adesso accetto anche il sentimento di detestarlo, credo di non essere cattiva se lo sento imperdonabile, anche se è un sentimento mischiato a residui di tenerezza che provo per i bei momenti passati insieme”

L’ascolto in silenzio, con gli occhi abbassati. Dopo anni di pianti e disperazione assoluta dice cose nuove, soprattutto le dice con un tono misto ad affetto e riconoscenza.

“Un giorno sono stata alla Basilica di S. Lorenzo. Quando sono uscita mi sono seduta su uno scoglio dove potevo vedere tutto il mare. Ho pianto per un paio d’ore, ho gridato tutta la disperazione e l’odio che provavo. Tante volte con lei mi sono venuti momenti di liberazione dal dolore acuto che avevo dentro, ma dopo quelle ore in quello scoglio è come se avessi potuto lasciarlo andare completamente”.
Sollevo il capo e la guardo. Credo che nei miei occhi si veda un sorriso. Lei comunque risponde con un sorriso.

“In quell’isola mi sono venuti in mente tanto anche i momenti qui con lei, i suoi lunghi silenzi, il suoi occhi comprensivi, il sentirmi accettata anche se spesso ero così disperata e a volte furiosa.
Mi ha spazzato spesso, io sono brava a prevedere , ma col tempo ho capito che non vale troppo la pena pensare alla risposta dell’altro. Sempre a ripetermi cosa provavo per quello che dicevo! In questa vacanza forse ho capito l’importanza di questa domanda perché ho colto quanto i miei sentimenti siano spesso duplici nei confronti delle persone. E anche delle cose che faccio”.

Sono contento per lei e anche per me. Ogni tanto fa bene sentire emergere queste consapevolezze.
Le chiedo se queste ambivalenze le sente anche nei miei confronti.

“Caspita, non immagina quanto l’abbia detestata molti momenti che la vedevo tranquillo ad ascoltare la mia disperazione! Mi sembrava di morire e lei così tranquillo! Per fortuna vedevo gli occhi comprensivi!”

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