Vendo

V E N D O

E’ bello vendere
Fiori,
Fasci d’anime,
Pesci rossi.
E’ bello.
Ogni goccia
Crepita di fumo amaro,
Di terra lavata,
Di finestre,
Di sassi di carta.
Vendo amore,
Amore alto e magro,
Amore di fiore,
Di idiomi,
D’acqua.
Vendo all’alba,
Nella polvere della solitudine
Sepolta dai lampi,
Dai tuoni glaciali,
Dall’acqua dei compagni morti.
Vendo la penna e la carta,
Vendo la casa,
Il bicchiere,
Il sonno.
E poi, chissà,
Baci e mutande,
Fango e medaglie,
Vendo la vita, piccola,
Tagliata a gocce
E avvolta nel pianto.
Perciò non chiedetemi
Quello che avvenne.
Io così ricordo
Verità e tempi,
Silenzi e cimiteri,
Grandi vele rosse
Correre nelle brocche di rame.
Io così ricordo
Praterie di pioggia,
Di orgoglio,
Di ombre,
Di polvere di parole.
Chiedetemi di quello che avviene.

Io così parlo
Di notti e di rose,
Di dita tremanti,
Di pallide palpebre
Che sorridono come letti d’amore,
Di grida,
Di baci,
Di gioia.
Io così parlo
Al suo corpo disteso,
Ai seni e alle ciglia,
All’anima che rotola nei sogni,
Al cuore fremente
Ai suoni di un sereno mattino.

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