Angeli muti

ANGELI MUTI

M’incanto esausto
Su quest’ombra di gelso.
Tutta l’aria
Seduce e sprigiona
Scintille
Di cieli lontani.
So che un giorno
Sarò lassù,
Sì, a guardare
Con occhi feroci
Gli orrori degli uomini.
In quest’era di miti
Conosco ombre e luci
Che mi portano
Fuori dal tempo,
Fra acute nenie
Che sfasciano i fragili cuori.

M’accorgo allora
Ch’è inutile lottare,
Sono solo,
Nessuno m’ascolta.
Mi siedo e mi chiedo
Perch’io vivo,
Senza capire
Cosa debba fare
E perché.
Perché i santi
Innalzati a guardia
Di tutto
Non scendono a soffocare
Le ultime voci sincere?
Le ultime luci
Nascondono
Le anime stanche.
Già sento intorno
Aria di morte.

Soffi di cenere oscura
Spazzano il mondo,
Riflessi di vita lavati
Col sangue malato,
Vagano in aria
Voci arse dal sole,
Cupi frastuoni
Di canti irreali,
Vivide luci annegate
Nell’ultima notte.

32
Fra i monti
E gli abissi
Si torce
Il vento freddo
Del mare,
Le nevi in pianto
Coprono l’ultima tomba.
La notte di festa del mondo
S’illumina
D’angeli muti.

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