Ventunesima ora

VENTUNESIMA ORA

Si nasce bambini
Solo salendo le scale
Lucidando il sonno
Soffiando il lutto
Come un deserto azzurro
Come donna
Come uomo
Come esseri.
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Non si presenta con fruscio d’ali
Nella brace della memoria
Incalzano anche
Terribili meteore
Di calcestruzzo
Imponenti ciglia
Che strangolano il mio popolo
Verso Nord-Sud
Verso Est-Ovest
Verso l’abisso.
*****

Ventunesima ora
Un giorno qualsiasi
Solitario e forte
Come l’acuta pragmatica essenza
Di un dio.
Ti ho chiamato
Cercato
Amato
Solitario e forte
Mai solo.
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Vorrei anche un abbraccio umano
Si, anche un abbraccio umano.
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Una nera fila di libri
Di mozziconi spenti
Una cavalletta sul telefono
Anche stasera ho sperato invano.
Ai confini dell’esistenza
Dio m’ascolta.
E mi bacia.
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