Pescatore

PESCATORE

Quando la sera s’adagia
Pian piano tra il vento
E l’onda, carezze
E voci fluttuanti
Nell’aria densa
Coprono la bronzea stella
Che scaglia gelidi raggi di minaccia.
Perché quell’occhio
Che penetra
Nelle vene
Prosciugando
Il sangue impazzito?
Scagli furioso alle schiume
Che corrono
Fra pietre di penne,
Pesanti e oscure
Reti d’acciaio
Con dita di madreperla.
Peschi vita per dar vita?

Magari
Sarà un attimo,
Si, solo un attimo,
Magari sarà un volto
Nell’ombra siderale;
Polvere piangente
Rotola nelle unghie,
Il remo squarcia
Il cuore dell’onda
E tu canti col cuore di trifoglio e viole.

Aironi imperiali
Volano nel mare tempestoso di Alghero,
Scivolando con ampolle
D’olio e pane nella cupida
Foresta di sale.
Pescatore,
Uragani e sabbia muoiono
Dentro il silenzio.
Portami con te.

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