Oggi è pace

OGGI E’ PACE

Passo e ripasso l’umido sguardo
Sul tempo,
Il mio piccolo tempo.
E’ l’ultimo giorno
Di una piccola foglia,
Venata d’oro,
Una foglia senza nome.

Ho camminato sopra l’oceano
Tra bianchi cavalli
E pesci neri
Tra notti di sale
E giorni d’asfalto.

Ho vissuto di occhi grigi
E uomini polverosi,
Di mondi incendiati
E case marmoree.

Ho sentito il vento cantare
I suoi dolori,
Portare i miei.

Ho visto pregare un vecchio.
Ho pianto vedendo la sua fede
E il suo credere violento
Crescere in un sapore dolcissimo.
Un eccesso di letizia
Sgorgata dal cuore innaffiato
Da continui scrosci di fuoco.
Gli occhi lucidi di gioia repressa
Portavano dentro un tempo informe
Un credo vano e folle
Una donazione spietata e totale.

Io non so pregare.
Se lo sapevo fare
Non ricordo più.
Mi si dice di farlo
Ma nessuno sa dire perché.
Chi, cosa, quando, quanto,
Uno scopo, una misura,
Un senso a tutto questo
Nessuno lo dà.

Ho fede, fede dell’uomo,
Dell’uomo calpestato e deriso,
Fede nell’amore e nella pace.

Vorrei essere il vecchio
Sarei anch’io avvolto
Nel fuoco
Inghiottito in un collare di pace.

Invece vivo in un mondo
Distrutto e ansimante
Scalando monti di fango
E nuotando fra alghe raspose.

Ho bisogno di legare
La mano al carro
Dei disgraziati
Nei pallidi giorni trascorsi
In una nube
Densa di calce.
Continuo ad aver fede
Nel mio credere
Alla mano tesa del vecchio.

Oggi è pace,
Pace di una prigione dorata,
E tutta la lunga notte
Ha lasciato solo un viso,
Un viso del tempo
Mio, solo mio,
Il mio piccolo tempo.

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