RISORGIAMO FRATELLI
Oggi è ancora presto.
Io sono solo
Fratello di dolore
Usato a misurare vita e fede,
Amore e odio.
Milioni di compagni massacrati
Sull’altare della potenza,
Senza respiro,
Con furore inaudito,
Un’ara di sangue raggrumato
Che chiede d’esser sepolto
Nella terra della vittoria.
Tanto coraggio sparso
In un mucchio d’ossa.
Terra umida di violenza e di sangue,
Tante vite stese ad asciugare
Tra alberi spogli
E dighe sventrate.
Solo acqua, acqua gialla
Che porta il martirio dell’uomo.
Piangere fra tante tenebre assurde,
Fra tante voci amate,
Non si può!
Ogni giorno il sangue scende
Tra i rigori di un inverno di guerra,
Ed io soffro dall’alto
Del mio letto d’aria;
Mi ritrovo in una corazza amara,
Senza spazio,
Un’ombra infinita
Che mi chiama a sé.
Risorgiamo, fratelli,
Siamo più grandi della morte!