PASSANO LE STORIE
Sbattono i pennacchi ferraioli
Gli aironi
I suoni-suoni senza mancare
Un giorno.
Cadono le stelle nel letto
Oppure suonano le tazze
Avute a Natale.
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Com’è bianco
Il cielo
Senza vedere il seno immacolato!
Cade la mamma
E l’amico vive
Nelle tue pupille.
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Come terra di smalti
Libri
Sigari
Orologi
Senza ore
Portano tutto dentro
E fuori usano
L’unghia e il dente
Perché il calice è muto.
Passano le storie.
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Il giornale racconta
Le notti di luna
Dolce è la sera
Parla ancora
Col calendario della storia
Che riempie
L’anima dell’esistenza.
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Le sue carezze
Sono genuine
Come lilla.
I mandorli
Riposano ancora.
Assaporo
Tutto il profumo.
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Mi porto vicino
All’impercettibile cenere
Dell’Etna.
Crepuscolare!
Non voglio vivere con te!
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Devi partire domani.
Non fare rumore
Ai miei occhi
Dammi la tua conoscenza
Le cose che avvengono mute
Vicino alla vita
Zampillo accorate proteste.
Proprio questi momenti…
Mi sembra bellissimo, sai…
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