Mi alzai col popolo

MI ALZAI COL POPOLO

Così fui la strada.
L’ideogramma
Del mio corpo
Portava l’altipiano
A specchiarsi
Rispettabile
Nelle tavole
Convulse dell’ideologia.
La pulizia della bocca
Fu sempre alle 10.
I lavaggi perlacei
Dei suoni
Furono tutti custoditi
Nelle tasche dei lupi.
Il dolore violento
E i poveri,
I vangeli
E i bisogni,
I temporali
Di sabbia ruggente
Dei compagni,
I partiti del popolo,
Gli scavatori
E i pescivendoli
Furono rappresentati
Anche con cravatte
E codicilli.

Furono ancora
Giorni di crimini.
Rappresentazioni mummificate
Nella salamoia del sapere.
Ti tengo,
Ti tolgo,
Ti vendo,
Ti sporgo,
Ti assolvo,
Ti fingo,
Ti stringo,
Ti impongo.

Fazzoletti di madrepore,
Cespugli personali,
Pianeti abissali,
Intransigenti,
Idioti,
Criminali
Ideologici e morali.

Quasi cadde
La mia mano, alla sera.
Gli escrementi
Pungenti e odiosi
Dei lupi
Portavano le cellule
Del sangue notturno
A passeggio
Negli scheletri disabitati.
Mi alzai col popolo.
Compresi che ero
Sempre con lui.

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