Memoriale sulla Sardegna (1799)

 

 

Giovanni Maria Angioy è stato il primo indipendentista sardo, quello che più coerentemente ha portato avanti, fino alle estreme conseguenze del suo isolamento ed esilio, la rivendicazione della necessità storica che la Sardegna fosse liberata dal giogo sabaudo.

La pubblicazione del Memoriale, redatto per convincere il governo rivoluzionario francese di allora ad intervenire militarmente in Sardegna in appoggio agli insorti sardi contro i Savoia e i loro feudatari, nobili e clero, fa giustizia storica di un uomo che, pur sconfitto dagli avvenimenti e dai tradimenti, ha lascito testimonianze pratiche e politiche indelebili di cosa ha significato abbracciare la causa di liberazione dei Sardi.

Nel Memoriale c’è una ricostruzione non solo delle popolazioni isolane di quel tempo, ma dell’economia dell’isola e di tutte le opportunità che sarebbe stato possibile liberare se la Sardegna non fosse stata schiacciata dall’oscurantismo sabaudo e dalla classe feudale che dominava l’isola.

Non credo davvero che questa testimonianza valga solo per i 218 anni che sono trascorsi da allora. Molte questioni valgono ancora oggi, sia intermini di classi, dirigenti e non, che di opportunità di sviluppo sociale de economico di cui abbiamo estremo bisogno.

 

 

 

 

-Memoriale sulla Sardegna (1799), di Giovanni Maria Angioy, a cura di Omar Onnis- ed. Condaghes 2015.

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