VOGLIO ANDARE A CASA MIA
Voglio andare a casa mia,
Sentire nelle frasche
Fradice di pioggia
L’odore della mia gente,
Vedere nella terra
Concimata col sangue
Di mio padre
Germogliare il seme
Della vita mia,
Battere con le mani
Il petto polveroso
Di mia madre,
Scavare nelle strade
Scarlatte dalla miseria
L’impronta della mia stupida
Scarpa di città,
Sparire nelle tenebre
Della mia soffitta vuota,
Morire nel gioco orrendo
Della mia cascata di cristallo.
Un’anitra rosa
Che piomba arcigna
Sull’anima scura,
Altri idiomi cancellati
Con sangue d’asino.
Affogo lentamente
Nell’arida scala
Della mia pazienza,
Fra una lapide di cenere
Che conserva
Il succo del destino.
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