1984

1984

Incido la stagione favorevole
Le vite scorrono
Orno la faccia
Il cervello cammina
Sento e vedo
L’apocalisse della verità
Che tramonta e rinasce
Amo.

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Da vecchi scafandri di memoria
Appari sempre radiosa
Stella di Natale
Sfuggenti abbracci
Solipsismo e ragione
Vibrioni e folle
Silenzi.

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Antiche stagioni
Che il mio cuore rinnova
Sempre più solitario e forte.
Vorrei vivere
Nel tocco immacolato
Delle tue carezze
Toccare il vento
Della passione di vita
Stringere insieme
I pensieri embrionali
Camminare nella vita vegetale
Dei primati ancestrali
Correre sempre con fede
E ideali vissuti nel pane
Amare ancora e sempre
Tutto l’essere
Che si nascose timidamente.

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Una spiga germoglia sul foglio
Giovane di speranza
Povera di materia concimata.
A te il compito di amarla
E aiutarla libera.

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Le parole muoiono
Ogni ora
Ogni attimo
Si stringono note dolorose
Pietà
Orrore
Misericordia
Possiamo vivere
Anche nei tronchi di magnolie
Negli ontani giganti
Nei rami di lilla.
Andiamo nella selva
Dove la verità accade
Dove tuona il germoglio
Della donna totale
Dove asciutta sibila la scure
Del guerriero cibernetico
Dove la previsione è così, ma…

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Ruotano le ore
E così gli atomi
Le catene e le parole
Contano le sigarette consumate
Nella disperazione
E le gelide veglie
Della corteccia celebrale.
Non voglio
Nient’altro
Che quest’idea
D’amore puro.

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